Gli anni ottanta vedono il proliferarsi della Canne fino in Puglia in occasione di quattro stage estivi tenuti a Siponto nel Gargano, due a Manfredonia e Lizzano da cui usciranno validi insegnanti.
Nel 1988 a Pavia si tiene un altro Campionato Federale che vede vincitore Emilio de Alessandri, grande schermidore che contribuirà all'avviamento della scuola pavese di Canne.
Nel 1989 inizia la sua carriera sportiva il nipote di Italo Manusardi, Lorenzo Ravazzani Manusardi, che attratto dalla Savate e dalla Canne segue il nonno nella sua attività.
Dopo alcune interruzioni si innamora, come era successo prima a Italo, della Canne; lascia la Savate e in occasione di una vacanza con lui lo aiuta a codificare completamente il metodo, “costringendolo” a svelargli tutti i segreti del suo stile.
E' l'inizio di un nuovo studio che porterà i due a teorizzare senza esitazioni lo “stile italiano”, nettamente diverso dalla Canne de Combat moderna e molto più simile al sistema di Lafond, divulgandolo a tutti gli effetti.
Nasce la Sala d'armi e del Codice d'Onore “Lazzaro Delfino”  in onore del grande maestro genovese e la Canne come ora la conosciamo e pratichiamo viene insegnata senza indugi.

 

Nascono nuove scuole a Faenza sotto la guida del maestro Remo Marangoni, a Lodi con il maestro Giuseppe Bertelè, a Pavia con il maestro Marco Biroli e naturalmente a Milano sotto la guida dei maestri Italo Manusardi e Lorenzo Ravazzani Manusardi.
Nel 1998 si tiene un Interregionale di Canne e trofeo Zerboni a Lodi che vede vincitore Lorenzo Ravazzani Manusardi.
Nel 2001 il Maestro Lorenzo Ravazzani Manusardi tiene negli USA, durante il Terzo Meeting internazionale della arti marziali occidentali a New York, una conferenza sulla Savate e la Canne e una lezione introduttiva sulla Canne italiana; qui conosce vari rappresentanti delle WMA (western martial arts) e stringe contatti che lo porteranno poi a collaborare a livello internazionale con loro.